samedi 7 décembre 2013

Ice Climbing in the Dolomites. Sass Pordoi 2952mt West Face

1- Les Vacances de Monsieur Mercier
Sass Pordoi 

L'inverno é alle porte ma a Chamonix sembra essersi installato da qualche tempo. Sottili colate di ghiaccio appaiono sui bordi delle strade che ci conducono allo ZOO, l'USINE  le nostre falesie pre-invernali.
Un ultima sessione di dry glaciale mi spinge ad accendere l'Icefinder,che non si sa mai che un po di ghiaccio lo si possa trovare. L'Icefinder consiglia di cercare ghiaccio all'Est terra di cui molti mi avevano segnalato possibilità di trovare linee mozzafiato.Le Dolomiti, bisognerà pure iniziare ad andarci un giorno, allora, prima di prendere legnate sulle leggendarie salite di roccia perché non abituarsi su un terreno dove in teoria siamo avvantaggiati? Un immagine sulla webcam del Sassolungo ci mette decisamente quella fame interiore che ci spinge ad oltrepassare ogni ostacolo, alla fine di ostacoli ne avremo passati un certo numero. Il primo quello di liberare Jeff dagli impegni professionali e familiari sembrava gia un problema non da poco, invece risolve tutto in 5minuti il che ci sembra un buon segno. La macchina strapiena ci mettiamo in viaggio alle 17 di domenica. Partiti per sette ore di macchina, dopo neanche 50km la sorte si abbatte su di noi sotto forma di un povero cane perso in autostrada che non ha trovato di meglio da fare per mettere fine ai suoi giorni che di incastrarsi nel radiatore della mia macchina lanciata a 12O km all'ora.
 Sono scioccato ed anche un po spaventato perché se il cane fosse stato piu grande avrei potuto perdere il controllo del veicolo. Un'area di sevizio a poche centinaia di metri oltre che a spiegare da dove veniva il cane,ci da la possibilità di fare un bilancio dei danni. Jeff che é soccorritore é lapidario per il quadrupede non c'é nulla da fare. Io mi occupo di sradicare la ventola del radiatore che faceva casino con le Ergo e con la convinzione che sarà l'unica utilità delle picche per i giorni a venire.


Aspettando il secondo veicolo

 Faccio evaquare la macchina e nel frattempo tento il tutto per tutto per recuperare un veicolo, per fortuna i miei genitori abitano a 100km di distanza e ci prestano il furgone. Dopo circa tre ore perse siamo di nuovo per strada,arriveremo in Val di Fassa a notte fonda. Molto carichi ci svegliamo 4ore dopo per recarci ai piedi del Sassolungo. La nostra linea é li di fronte a noi e restiamo in silenzio fino a che Jeff spezza il ghiaccio. Bella é bella, ma non é per nulla in condizione. La sentenza inequivocabile ha il merito di farmi aprire gli occhi. Nulla da fare, Andrea che voleva accompagnarci su questa salita cerca di confortarci come puo.
 Di ritorno in val di Fassa non troviamo di meglio per occuparci che fare festa con i simpatici locali , inutile dire che in questa regione l'acqua serve solo per alimentare cannoni a neve e qualche cascata di ghiaccio. Come per gli alpinisti dell'Est  l'alcool servirà per accettare i rischi e le sofferenze del nostro piano B tentare la colata di ghiaccio sulla Ovest del Sass Pordoi una linea che ci é stata indicata come incompiuta.
Venite a prendermi

Dopo un'altra notte di 4ore un po stanchi battiamo traccia verso la parete, perdiamo Jeff che ha scelto un avvicinamento che giustifichi l'uso delle ciaspole mentre io ed Andrea approfittiamo del sentiero ben segnalato con pallini rossi e in un'ora ci ritroviamo all'attacco della via. Decidiamo di dare un'occhiata per capire un po che strategia adottare, saliamo lungo la via Fedele per 150mt lasciamo il materiale e scendiamo lungo le nostre tre corde, eticamente discutibile, ma se non altro ci ha permesso di riprenderci dalla serata precedente. L'avventura puo continuare.


2-La Colata sul Pordoi
Sveglia alle 3, avvicinamento sulle tracce, risaliamo i primi 150mt recuperando il materiale, Andrea ci saluta e sparisce nelle tenebre, io e Jeff risaliamo di notte qualche lunghezza che ci portano proprio sulla colata. La colata non l'abbiamo mai vista neanche in foto ma ipoteticamente si dovrebbe poter formare sufficientemente bene per attaccarla 50mt sotto, cosa che tra l'altro deve essere stata fatta in un tentativo precedente.

finalmente ghiaccio

 Parto su un'esile fragile colata e trovo subito due spit poi piu nulla e vado a fare sosta sotto uno strapiombo a sinistra di una grande stalattite.

korra enjoy dolomites!
Il tiro seguente é molto bello e raggiungiamo una zona meno difficile in ambiente fantastico.Saliamo di corsa a corda tesa in una corsa sfrenata contro il passare delle ore per evitare di trovarci al sole in piena cascata.
Arriviamo senza intoppi ai piedi di un bel freestanding , Jeff lo sale in scioltezza é molto bello, per fortuna  fa caldo anche perché sembra fragile ed esile per essere salito quando fa freddo.
Ambiente

Jeff in azione

Bella candela di stagione


La parte bassa

Raggiungiamo il cengione che taglia tutta la parete proprio alle 14 quando il sole tocca la cascata ed associato alle temperature poco rigide rende la scalata molto pericolosa.
Upper Wall


Upper Wall

Sulla cengia
Scegliamo di lasciare il materiale sulla cengia di uscire tramite questa  scendere al passo del pordoi per poi risalire il giorno seguente passiamo quindi una parte del pomeriggio a fare seccare il materiale che lasciamo sul posto poi tranquillamente ci incamminiamo lungo la cengia legati e facendoci sicura su tratti dove potenzialmente potevano staccarsi slavine.

girando attorno al Pordoi

Panorami nuovi
Un'altra levataccia e risaliamo con gli sci ed in seguito a piedi fino al nostro deposito di materiale che raggiungiamo in un paio di ore abbondanti. Albeggia e siamo nel vivo dell'azione Jeff ne approfitta per sfondarmi il casco con un blocco di ghiaccio alla prima occasione utile.
Jeff's Chimney



terreno fragile


Ultimo tiro tecnico

La parte superiore é molto bella mai estrema, ma fragile.80 mt sopra la cengia troviamo un vecchio anello con moschettone di calata,siamo su una via estiva o é solo un tentativo? In breve siamo in vetta molto felici per questa via la mia prima in Dolomiti che ci ha procurato solo soddisfazioni. Raggiungiamo il plateau sommitale e scendiamo veloci al colle,é gia ora di ripartire ma una cosa é certa, torneremo presto.
Sosta dolomitica
Non ci resta piu che a prendere la lunga strada del rientro sperando di non avere spiacevoli incidenti
dedichiamo la salita al povero animale.
Decidiamo di darle un nome come ad un cane abbandonato,ovviamente se qualcuno ha i diritti su questa linea persa o abbandonata saremo felici di restituiglierla
Fatti:  Parete Ovest Sass Pordoi 800mt salita la via Fedele sino ad incontrare la colata di ghiaccio,poi lungo la colata che é comunque vicino alla Fedele. Tempo impiegato, 8 ore dal sentiero al cengione
Il giorno seguente salita la parte alta 200mt 5ore
Nome Ghost Dog    Korra e Jeff 3/4 dicembre 2013
Difficoltà incontrate 5+/6a WI6 M5+ diversi tiri X e R 
Utilizzati tre chiodi di cui uno di progressione lasciato sul posto, viti e protezioni veloci. 
Discesa per la forcella del Pordoi
Ringraziamo le Guide Alpine Luca Beccari e Andrea Di Donato per il prezioso supporto logistico.

Tutte le foto sono di proprietà di Jeff Mercier e sotto copyright